Amanita 7: La Terra che si Restringe
Torniamo alla nostra setta religiosa preferita. Qual era il suo vero scopo? Smantellare il tribalismo e sostituirlo con strutture familiari, alienare l’umanità dalla natura e indirizzarla verso l’adorazione di una divinità intangibile. Ma come ottenere ciò, quando le persone mantengono un rapporto intenso e intimo con la natura? Semplice: vietando gli strumenti stessi che nutrivano quel legame e, per contro, promuovendo alternative che inducono letargia e disimpegno.
Facciamo un salto indietro nel tempo, quando l’uomo era ancora nomade, quando la foresta era il suo tempio e creature gigantesche popolavano la Terra. Durante il Pleistocene, molti degli animali che conosciamo oggi avevano controparti gigantesche – conigli e castori giganti, uccelli elefante e chissà quali altre creature. Molto prima che si diffondessero gli alberi, il pianeta era coperto da funghi colossali alti fino a otto metri.
È davvero così strano che non si siano trovate ossa umane giganti tra la fauna mastodontica che un tempo viveva tra questi funghi torreggianti? Forse no: perché le ossa possano conservare la loro forma per millenni, devono fossilizzarsi e quindi restare isolate dall’aria.
Ciò che vediamo invece è un interessante schema: le versioni giganti della flora e fauna odierne sono gradualmente scomparse, lasciando spazio a varianti più piccole e agli alberi. Questo solleva un’ipotesi che si discosta dalla scienza convenzionale: se la Terra fosse davvero un essere intelligente, potrebbe aver deliberatamente ridotto le dimensioni di piante e animali, riconoscendo che le creature più piccole sono meglio equipaggiate per conservare le risorse.
Ci si può chiedere perché un fungo avrebbe mai bisogno di crescere fino a un’altezza impressionante di oltre sei metri, quando i funghi moderni sono appena visibili tra il fogliame. La scienziata Carol Hotton ipotizzò che tale crescita fosse una strategia riproduttiva, consentendo al fungo di diffondere le proprie spore su distanze maggiori. Ma il nostro amato autore propone un’altra interpretazione, come possiamo leggere nelle pagine adiacenti a questo testo.
In sostanza, il nano non è forse soltanto una creatura fiabesca o una visione da Amanita, bensì un simbolo del destino umano? Devo ammettere la mia delusione nel constatare che il dotto mandarino Klaus Schwab non abbia ancora concepito un’idea simile, che sembra uscita da un testo dei Yello Biafra:
Shrink
Bevi il vaccino e stringiamo,
e porta il tuo barboncino così non ci divora.
Le strade saranno così larghe
niente più code se saremo alti mezzo piede.
Porta qui ciò che ti serve,
ridurremo tutto con un microonde.
Non vogliamo morire come i dinosauri,
le risorse saranno sufficienti per tutti.
Dead Kennedys, Shrink
*
ZN: Questa conversazione sta diventando piuttosto assurda, Benders. La Terra come essere senziente che riduce deliberatamente i suoi abitanti? Cosa diamine hai inalato? Siamo soltanto cresciuti sempre di più negli ultimi secoli.
Me: Questo perché Satana, vedendoci rimpicciolire, ha cominciato a nutrirci di latte. Lo sapevi, Zebraman, che i Paesi Bassi hanno il più alto tasso di cancro al seno nel mondo?
È colpa della propaganda del latte inscenata dall’industria, sostenuta dal governo, per tutto il XX secolo. Latte, la locomotiva bianca! Io lo bevevo a barili. L’ho sopportato, Friedrich, perché sono nato a Psyborg Central.
ZN: Ammetto che mi piace. Lo bevevo con malizia, invece dell’alcool.
Ah già, i giganti. Le teorie scientifiche ufficiali sostengono che la causa dell’estinzione fu una gigantesca cometa, oppure che l’uomo, grazie alle sue impeccabili abilità venatorie, riuscì da solo a sterminare le grandi creature del pianeta.
Devo dire che ho ben poca fiducia in entrambe le teorie. Mi sembrano improvvisate. E mentre sono ben consapevole che la mia convinzione, secondo cui la Terra ci avrebbe inviato un fungo per ridurci di taglia, possa essere accolta con scetticismo in ambito scientifico, in questo momento mi trovo a dodici centimetri d’altezza, posato sul dorso di una libellula, sopra la mia scintillante tastiera.
E in fondo, io credo nella scienza. Ma dovreste prendere tutti il fungo e rimpicciolirvi con me, rimpicciolitevi, rimpicciolitevi! Non affollatevi la testa! La mia dolce metà, Veronique, mi ha detto che il fenomeno del rimpicciolimento si verifica dentro un vortice incessante di energia. Ora credo che la strategia del parassita sia quella di nutrirci con diete a base di latte con il preciso intento di farci crescere, assieme ad altri composti che dilatano la nostra forma fisica. Non hanno certo interesse a ridurci a semplici gnomi: una tale evoluzione comprometterebbe seriamente le loro possibilità di raccogliere energia di bassa qualità dalla nostra dimensione.
E così, cari lettori, in questa breve introduzione al fungo mistico, sono riuscito ad approfondire la nostra comprensione della teoria dell’evoluzione e a far luce sul vero scopo di Madre Natura: trasformarci tutti in beati gnomi. Abbandoniamo il contro-movimento fallace che cerca di gonfiarci in palloni tristi e abbracciamo la nostra realtà gnomica.